L'intervento dei nostri alunni al Ministero dell’Istruzione e del Merito in occasione della presentazione del Programma Nazionale FAI per la Scuola 2025-2026
Buongiorno a tutti i presenti.
Per noi, oggi, è un piacere rappresentare la comunità scolastica dell'Istituto Comprensivo Tivoli 1-Tivoli Centro e condividere la nostra esperienza attraverso la partecipazione ai progetti del FAI scuola.
Quando le nostre insegnanti ci hanno comunicato che avremmo partecipato ai progetti del FAI, attraverso uscite sul territorio e laboratori in classe, abbiamo apprezzato molto la loro proposta; siamo stati entusiasti e, allo stesso tempo, curiosi di scoprire cosa ci aspettava.
Questa esperienza ci ha permesso di visitare e conoscere meglio la bellissima realtà del parco di Villa Gregoriana presente a Tivoli, un luogo fantastico dal punto di vista naturalistico e archeologico presente nel nostro territorio, e scoprire, attraverso le attività proposte, aspetti dell’antica Tibur sempre nuovi. Molti di noi non conoscevano il parco presente nella nostra città e lo avevano sempre visto dall’esterno; questa esperienza ci ha permesso di scoprire ed esplorare i piccoli tesori che la nostra città contiene. Durante questi incontri abbiamo imparato alcune cose sulla storia del nostro territorio come ad esempio la straordinaria opera ingegneristica promossa da papa Gregorio XVI, che evitò il problema delle frequenti esondazioni del fiume Aniene. Infatti dobbiamo a lui la creazione del parco che porta proprio il suo nome.
La prima volta che siamo arrivati all’interno del parco ci siamo sentiti catapultati in una realtà quasi magica; natura e arte sono stati lo scenario per iniziare la nostra avventura che ci ha permesso di svolgere attività coinvolgenti e divertenti. Abbiamo imparato ad osservare il paesaggio, ad ascoltare i suoni della natura circostante e a usare i nostri sensi attraverso le scatole tattili. Ci siamo divertiti a riconoscere, attraverso il tatto e l’olfatto, gli elementi naturali nascosti in alcune scatole. Successivamente, su dei cartelloni, abbiamo realizzato delle topografie che, unite alle parole che avevamo scritto durante l’attività di ascolto, hanno formato una nostra personale rappresentazione del territorio.
L’anno successivo siamo tornati al parco di Villa Gregoriana, abbiamo osservato con attenzione il paesaggio circostante e approfondito la nostra conoscenza sulla sua storia. All’ingresso ci è stato donato subito un quaderno, con delle pagine completamente bianche, che sarebbe diventato da lì ai prossimi incontri una sorta di diario di bordo dell’esperienza. Lungo il sentiero, con l’udito, abbiamo ascoltato i suoni dell’acqua delle cascate, il vento, il cinguettio degli uccelli il silenzio…con il tatto abbiamo ricalcato il contorno delle foglie, con la vista disegnato una mappa del percorso…Ci siamo divertiti molto lungo il tragitto soprattutto quando ci è stato chiesto di disegnare con gli occhi chiusi e con la mano che non usiamo abitualmente. Le cose che più ci hanno lasciato a bocca aperta sono state la “Grande Cascata”, alta ben 130 metri, e “La grotta della Sirene”. La nostre guide ci hanno raccontato una suggestione. Lo scrittore Hans Christian Andersen potrebbe essere stato ispirato da questo luogo per scrivere il suo celebre racconto “La Sirenetta” dal momento che era legato alla città di Tivoli. Questo luogo ci ha molto affascinato e mentre sostavamo lì davanti abbiamo iniziato a fantasticare su queste creature mitologiche creando storie. Per un attimo ci è quasi sembrato di sentire il loro canto. Fortunatamente non ci siamo fatti incantare e ammaliare e siamo riusciti a proseguire il percorso giungendo all’uscita del parco dove abbiamo potuto apprezzare altri gioielli della nostra città: il tempio di Vesta e quello della Sibilla. Qualche mese dopo abbiamo effettuato dei laboratori in classe. Partendo da documenti antichi, e più precisamente da stampe antiche attribuite a Giovanni Battista Piranesi (disegnatore, incisore, archeologo e architetto legato a Tivoli), abbiamo immaginato, utilizzando la tecnica del collage, la nostra Tivoli nel futuro attraverso le nostre sensazioni. Successivamente, riprendendo in mano il quaderno che ci era stato dato in villa, abbiamo continuato il nostro percorso, usando tutta la creatività che era in nostro possesso, componendo poesie e creando neologismi con diverse tecniche, tra cui l’arte del ritaglio.
Alla fine dell’anno, il nostro lavoro ha riscosso un grande successo attraverso l’allestimento di una mostra, presso l’ex Chiesa San Michele a Tivoli, alla quale hanno partecipato in molti. Per un giorno ci siamo sentiti famosi anche noi. E’ stato emozionante condividere il frutto del nostro impegno con i nostri familiari e rispondere alle domande delle persone che sono venute a vedere e ad apprezzare i nostri elaborati.
Partecipare a questo progetto per noi ha rappresentato un’enorme opportunità di crescita individuale e di gruppo perché grazie al lavoro di squadra ci siamo sentiti tutti, indistintamente, uniti e inclusi. Ci ha fatto anche capire quanto siamo fortunati a vivere in un luogo dove natura, arte e cultura si incontrano con la vita di tutti i giorni tanto da abbattere le mura di scuola. Abbiamo percepito il nostro territorio come un’aula naturale dove ogni scoperta diventa conquista e consapevolezza del patrimonio che ci appartiene. Le diverse attività proposte hanno stimolato le nostre emozioni e aperto le nostre menti.
Riflettendo sull’intera esperienza ci sentiamo di ringraziare le nostre insegnanti che cercano sempre di coinvolgerci in attività stimolanti e originali, ma soprattutto le nostre guide: Danilo, Pamela e Alessandro che con il loro entusiasmo, la loro empatia, pazienza, professionalità e amore per il loro lavoro ci hanno consentito di vivere, sentire e raccontare al meglio questa esperienza.
Ovviamente gli diamo appuntamento al più presto per continuare a vivere nuove emozioni.
Grazie!





